La Bastia

È un complesso di edifici il cui toponimo ricorda l’antico castello costruito sulla sommità del colle dagli Scaligeri, signori di Verona, per difendere il territorio dagli attacchi delle milizie padovane dei da Carrara. Preso e incendiato nella notte del 2 luglio 1386 da Arcoano Buzzaccarini, podestà di Bassano, fu fatto demolire dalle fondamenta poco tempo dopo da Antonio della Scala perché non cadesse in mano ai padovani.

Foto della struttura con arco. © Luciano Cazzola - Licenza aperta

Descrizione

Monumenti

Abbarbicato sulla cima di un ripidissimo pendio, troviamo il complesso di edifici conosciuto come la Bastia che, con la vicina Bastia Tonda, vanta una storia millenaria.

Il toponimo ricorda l’antico castello costruito sulla sommità del colle dagli Scaligeri, signori di Verona, per difendere il territorio dagli attacchi delle milizie padovane dei da Carrara. Venne costruito dopo la distruzione del castello vescovile di Castelvecchio. Preso e incendiato nella notte del 2 luglio 1386 dalle truppe di Arcoano Buzzaccarini, podestà di Bassano al servizio dei Carraresi, fu fatto demolire dalle fondamenta poco tempo dopo da Antonio della Scala perché non cadesse in mano ai padovani.

Tracce di una certa entità rimasero ben visibii e su di esse furono successivamente erette delle abitazioni con annessi rustici che presero ad essere chiamate “Bastia”.

E' un insieme di vari edifici di epoche diverse. La facciata neoclassica della villa che guarda a mezzogiorno e scandita da cinque intercolumni dorici fu fatta costruire da Stefano Nievo agli inizi del Seicento. Presenta strette analogie con Villa Sesso Schiavo di Sandrigo. Successivamente passò al conte Francesco Monza di Dueville.

Modalità di accesso

No

Indirizzo

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